Una Canzone di Pace 2015
di Corrado Maffia
La manifestazione di quest’anno ha avuto il carattere celebrativo dei 25 anni dalla nascita dell’Ass. Scuola di pace e dei 15 anni della Canzone di pace. Non c’è stata gara, è stata una edizione che ha voluto recuperare alcuni protagonisti delle edizioni precedenti ma soprattutto è stata una grande festa che ha visto artisti ormai professionisti esibirsi con la voglia di testimoniare che la musica è un veicolo importantissimo per lanciare messaggi per favorire l’integrazione e per contribuire alla formazione di una coscienza critica nelle nuove generazioni. Lo spettacolo che si è svolto a Scampia nell’accogliente Auditorium ha visto anche l’esposizione di oggetti di artigianato in un apposito spazio “Mercatino di pace”. L’evento che ha ricevuto il patrocinio morale dell’ottava municipalità ha visto alternarsi sul palco il gruppo Isole minori settime, i Tarall&Wine con Dario Sansone dei Foja e Claudio Gnut, il rapper Federico Tueffe.
Si è iniziato sulle note del “Silenzio” e una voce fuori campo che leggeva una “Dichiarazione di pace” ad un secolo esatto da quel 24 maggio del 1915 che vedeva l’ingresso dell’Italia nella “inutile” prima grande guerra mondiale. Subito dopo la serata ha visto esibirsi la formazione del Laboratorio musicale del Centro riabilitativo psichiatrico Gatta Blu che da 10 anni fanno da mascotte alla manifestazione con la loro allegria e con le loro melodie originali sotto la guida di Imma Palladino. Come sempre il concerto è l’occasione per parlare dei vari impegni dell’Associazione che quest’anno – oltre il ciclo di conferenze mensili sul tema dell’anno (Incontri. Perché da vicino nessuno è straniero) e la Scuola di italiano per immigrati (quest’anno chiusa con 431 alunni di 45 nazionalità diverse) – è stata coinvolta in due bellissimi progetti. Il primo “La città interculturale: percorsi condivisi di storia dell’arte per giovani e immigrati” (di cui si parla altrove in questo quaderno) e “Criature” che è anche uno spettacolo realizzato dal nostro laboratorio teatrale Delirio Creativo che si è portato nelle carceri di Eboli, Carinola e S. M. Capua Vetere.
Sono stati visionati due video che hanno raccontato l’esperienza del carcere e delle visite guidate in giro per la città con gli allievi stranieri della scuola di italiano e gli alunni dei licei.
La manifestazione si è chiusa con il gruppo Rete Co’mar anch’esso reduce da un bellissimo progetto “La città della musica” che ha visto coinvolti musicisti italiani e stranieri a conferma del grande impegno per una società più giusta, accogliente e pacificata.