Pace, giustizia e ambiente: per una politica possibile e per un’utopia concreta. Un appello condivisibile
Riflessioni su pace giustizia e ambiente: per una politica possibile e per un’utopia concreta
Appello ai candidati e agli elettori in occasione delle elezioni di marzo 2018
Siamo cittadine e cittadini della comunità cristiana di base di S. Paolo di Roma. Cerchiamo di seguire l’insegnamento evangelico riconoscendo in Gesù, un profeta di giustizia e di pace. Come le sue discepole e i suoi discepoli anche noi, in ricerca, vorremmo tentare di contribuire alla costruzione di una società più umana, più giusta, rispettosa dei diritti di tutti e tutte. Anche la Conferenza Episcopale Italiana, vincolata com’è dagli accordi concordatari (ai quali, a nostro parere, si dovrebbe rinunciare), ha indicato alcune finalità politiche condivisibili come lavoro, lotta alla povertà, integrazione dei migranti e forte condanna del razzismo e della xenofobia.
Da parte nostra siamo molto delusi dell’attuale dibattito politico perché ci sembra non affronti i grandi problemi della pace, della giustizia e dell’ambiente. Avvertiamo, con preoccupazione, che con queste modalità verticistiche del tutto ignare dell’urgenza di tali priorità, la democrazia rischia di diventare formale.
Innanzi tutto la PACE, obiettivo fondamentale dell’Onu, perseguito anche dall’Europa, obiettivo che viene contraddetto dalle tante guerre che si stanno combattendo. Accaparrarsi le ricchezze del pianeta e l’immane investimento di danaro per un inarrestabile riarmo, è lo scopo dei signori della guerra. Noi chiediamo al contrario la messa al bando degli ordigni nucleari, e regolamenti ferrei sul commercio delle armi. In tal modo l’Italia rispetterebbe la Costituzione che ripudia la guerra e la legge che impedisce di vendere armi ai Paesi belligeranti. Ma ciò non avviene.
Anche per quel che riguarda la GIUSTIZIA, intesa come difesa dei diritti dei più deboli e salvaguardia dell’ambiente, molto è il lavoro da fare. Siamo veramente sconcertati perché su questi temi importantissimi non c’è dibattito pubblico e i partiti con la visione corta e limitata alle prossime scadenze elettorali non ne parlano, e anzi condizionano i mezzi di comunicazione, che non informando compiutamente i cittadini, attentano a uno dei loro diritti fondamentali, a base della loro libertà e della consapevole partecipazione alla vita pubblica. Chiediamo pertanto l’esplicito impegno di chi si candida al Parlamento di agire affinché dopo il 4 marzo le istituzioni deliberino di rispettare la pace, la giustizia e la salvaguardia dell’ambiente con le seguenti modalità:
Per quanto riguarda la pace chiediamo l’esplicito impegno sui seguenti punti
• aderire al trattato di messa al bando delle armi nucleari
• adoperarsi per un maggior controllo sulla vendita di armamenti a paesi belligeranti, come ad es. l’Arabia Saudita
• porre seriamente allo studio un piano di riconversione a scopi pacifici dell’industria bellica nazionale
• Chiediamo che il futuro Governo Italiano,sulla scia del precedente che si è già dichiarato contrario al riconoscimento – voluto da Trump – dell’intera Gerusalemme come capitale d’Israele,adotti in tutte le sedi internazionali le iniziative necessarie per favorire una pace giusta che, nel solco delle Risoluzioni delle Nazioni Unite, garantisca diritti e doveri sia d’Israele che della Palestina, la quale pure ha diritto di esistere libera e indipendente.
• Non c’è solo il conflitto Israelo-Palestinese che incombe sul mondo; c’è in atto una guerra in Siria e il rischio di un conflitto che coinvolga l’intero Medio Oriente, ci sono i drammi dei Rohingya in Birmania, quello del Sud Sudan e Congo e molti altri. Chiediamo pertanto che il nuovo Governo Italiano si impegni in tutte le sedi per far cessare i conflitti e per compiere concreti passi di Pace.
Per quanto riguarda la tutela dei più deboli chiediamo l’esplicito impegno affinché Governo e Parlamento si adoperino
• a riconoscere lo Ius Soli e lo Ius Culturae
• a varare e far rispettare strategie per l’inclusione sociale dei diversi tipi di minoranze nel rispetto della specificità di ognuna, in vista di una organizzazione della società in cui culture e stili di vita diversi convivano pacificamente per un reciproco arricchimento come è necessario in uno stato democratico.
Chiediamo infine l’esplicito impegno dei nuovi parlamentari e dei futuri governanti affinché siano affrontati e risolti fondamentali problemi ambientali quali:
• riassetto idrogeologico del territorio nazionale;
• prevenzione antisismica nei territori a rischio;
• riconversione ecologica delle produzioni inquinanti;
• recupero e messa a coltura dei terreni agricoli abbandonati fonte di nuovi lavori per i giovani.
• predisposizione di un piano energetico nazionale che punti seriamente alla sostituzione delle fonti inquinanti con energie pulite.
INFINE AUSPICHIAMO UNA ATTENTA E CONTINUA VALORIZZAZIONE DELLA NOSTRA COSTITUZIONE CON INIZIATIVE EDUCATIVE E POLITICHE CHE SIANO UN COSTRUTTIVO ANTIDOTO AL RIGURGITO NAZIONALISTA E FASCISTA IN ATTO.
23/02/2018
Comunità cristiana di base di S. Paolo di Roma