Giornata di lutto nazionale
L’Italia festeggia le Forze Armate
I Militari italiani, armati fino ai denti, sono presenti in diverse situazioni di guerra.
Il Governo Renzi invia i nostri militari e sostiene criminalmente le aggressioni ad altri popoli.
Attualmente ci sono oltre 7.000 militari italiani impegnati in 28 missioni militari.
Tra questi, 1.000 in Afghanistan, quasi 400 in Libia di cui 200 paracadutisti della Folgore, 1.500 in operazioni militari nel Mediterraneo. Abbiamo quasi 1.400 militari nell’area irachena e di questi 500 sono a difesa della diga di Mosul ed altri 130 impegnati nei combattimenti.
Le basi militari italiane supportano tutte le operazioni di guerra.
Tutto ciò per sostenere il ruolo imperialistico dell’Italia e per tutelare gli interessi delle grandi multinazionali come l’ENI, la Trevi, la Pizzarotti e quelle specializzate in armi, come la Finmeccanica e la Beretta
Spendiamo per le Forze Armate oltre 30 miliardi di euro all’anno,
con l’impegno, per il 2017, di 4,6 miliardi di euro solo per nuovi armamenti;
quasi 3 volte di più dei fondi destinati per la lotta alla povertà nonostante ci siano in Italia
oltre 4,6 milioni di persone in condizione di povertà assoluta.
Con quanto è destinato quotidianamente alle spese militari (quasi 100 milioni di euro al giorno) si potrebbero, per esempio, mantenere aperti gli ospedali come il San Gennaro, o aggiustare scuole, o garantire un reddito a chi non trova lavoro, o investire in risanamento e prevenzione in un territorio sismico come l’Italia.
Lottare per i diritti, per la giustizia sociale, contro la guerra, è sempre più urgente e necessario.
Il 4 Novembre: celebrazione delle forze armate,
non può essere un giorno di festa.
Rete campana contro la guerra e il militarismo
Napoli 04/11/16 https://www.facebook.com/retecontroguerramilitarismo.na/