Una Canzone di Pace 2013
di Marta Amodio
Sono da poco passate le 18.30; io e Carmelinda, accompagnate da mia sorella e dal mio ragazzo, sopravvalutando il nostro senso dell’equilibrio e sottovalutando le insidie delle strade napoletane, marciapiedi compresi, arriviamo un po’ barcollanti, causa- tacchi, al Teatro Totò e subito veniamo assalite dall’atmosfera festante e allegra che contraddistingue tutte le manifestazioni organizzate dalla Scuola di Pace.
Ma non mi sono ancora presentata, sono Marta Amodio, uno dei volontari della Scuola di italiano interna alla Scuola di Pace e la manifestazione a cui facevo cenno è la Canzone di Pace 2013, che vi farò vivere o rivivere attraverso i miei occhi.
Dicevo che, appena arrivate, veniamo accolte da un gruppo di ragazzi del ‘Delirio Creativo’ che introducono il pubblico all’interno del Teatro. Io e Carmelinda facciamo parte, insieme ad altre otto persone, della “Giuria di qualità” presieduta da Corrado Maffia, una delle pietre miliari della Scuola di Pace, che ci consegna prontamente i testi delle Canzoni e ci spiega le modalità di voto.
Il presentatore della serata, Raffaele Bruno, invita Corrado sul palco ed il Presidente da’ il via alla rassegna musicale.
I partecipanti sono divisi in due sezioni. La prima sezione, composta da tre cantanti e tre gruppi, è quella delle “Stelle”, la seconda sezione è quella dei “Nuovi talenti”.
Cominciano le “Stelle” con gli Ombranova, che presentano “Via”, una canzone dalle spiccate sonorità rock e dal motivo orecchiabile. Poi viene il turno di Paco Tamborra, che viene presentato dagli stessi Ombranova. Tamborra presenta una canzone molto toccante, in dialetto napoletano, intitolata “La ballata di Maria Josè”. Il testo tratta il tema delle povertà e delle violenze sui bambini e inquadra differenti situazioni politiche e sociali: i bimbi guerrieri della Cambogia, quelli delle favelas brasiliane,quelli che soffrono la fame in Africa, le vittime del commercio di organi, i bambini di Bucarest che sniffano la colla e Gennarino che nel Cavone fa gli scippi sul motorino. Tutti bambini nati in una guerra brutale, piccole stelle cadute dal cielo. In seguito Tamborra invita sul palco i “Capatosta”, con “Immigation song”, canzone che mette in risalto il concetto dell’uguaglianza del destino degli uomini sulla terra. Successivamente arriva sul palco, introdotta dai Capatosta, Claudia Fofi, con “La valigia dello straniero”. Claudia Fofi è una cantante e cantautrice, educatrice vocale e musicoterapista. Attualmente tiene laboratori sulla voce artistica e scrittura della canzone presso l’Accademia dell’Arte di Arezzo, tiene laboratori sull’espressione creativa della voce in Italia e Germania. Il suo testo è molto poetico e denso di un’atmosfera quasi sognante, da seguire in religioso silenzio, per l’occasione viene accompagnata dal coro “Euphoria gospel” diretto da Emanuele Aprile e dalla chitarra di Enrico Russo. Il quinto gruppo ad esibirsi sono gli “Oversises” con “Napoli 2000”. Un gruppo di ragazzi giovanissimi che presentano una canzone che è un inno alla città di Napoli e alla voglia di riscatto. Ultima stella nel firmamento della Canzone di Pace 2013 è Tommaso Primo con “Gioia”, un pezzo solare, ottimista, che invita a cogliere la Gioia nei piccoli e grandi momenti che la vita ci offre.
Con Tommaso Primo, terminano le esibizioni della sezione “Stelle”. Noi della Giuria cominciamo a scambiarci giudizi e pareri su ciò che abbiamo visto e sentito.
La nostra è una bella responsabilità! Il pubblico, dovrà votare tra le sei canzoni dei “big,, ma noi dovremo assegnare anche i premi come migliore testo, migliore musica e migliore performance artistica oltre al premio come migliore canzone della sezione “Nuovi talenti”.
Mentre in sala vengono raccolti i voti del pubblico, Raffaele Bruno, brillante mattatore della serata, invita sul palco le varie Associazioni che hanno dato il loro contributo alla riuscita della manifestazione.
Innanzitutto vengono illustrati da Filippo Severino di Pax Christi e da alcuni studenti i pannelli che compongono la scenografia, frutto dell’attività della Scuola di pace presso il Liceo Villari, il Liceo Brunelleschi di Afragola e l’Istituto Caruso. In seguito Filippo presenta l’esibizione dei “Gattablu” e dei “Musicaliberatutti”. Raffaele spiega cosa rappresenta il Premio Gattablu che viene assegnato al gruppo che incarna piu’ degli altri lo spirito della Canzone di pace caratterizzato da disponibilità, affidabilità, non competitività, correttezza, ….
Infine viene il turno mio e di Carmelinda, che oltre ad essere state nominate giurate, siamo state anche insignite del compito di parlare delle attività della Scuola di italiano e di presentare Nyong Inyang, uno degli studenti della Scuola d’italiano che propone la sua canzone che è un inno alla fratellanza.
Arriva così il momento dei voti e delle premiazioni.
Dietro le quinte noi membri della giuria procediamo allo spoglio e i risultati delle votazioni sono questi: la Canzone di pace 2013 se la aggiudica Tommaso Primo con GIOIA; la migliore canzone dei nuovi talenti è LA BALLATA DI WILSON, la migliore musica è quella di VIA, il migliore testo è quello della VALIGIA DELLO STRANIERO, mentre il premio per la migliore esibizione va a SURVIVING.
Il premio Gatta Blu è dei CAPATOSTA. Tutti sembrano felici e soddisfatti delle decisioni prese sia dal pubblico in sala che dalla giuria di qualità. Dulcis in fundo viene presentato uno degli ospiti più attesi della serata, Maurizio Capone, che da vita ad un’esibizione straordinaria di musica e parole utilizzando come strumenti musicali materiali di scarto: bottiglie di plastica, taniche e oggetti di vario genere. Anche il richiamo alla coscienza civica dei napoletani scatena la standing ovation e dopo un accenno ad un altro pezzo del suo repertorio lascia il palco accompagnato da applausi scroscianti.
La serata si avvia al termine, e dopo i dovuti ringraziamenti e i saluti di Lello Bruno e di Corrado Maffia, la platea procede verso l’uscita.
La Canzone di pace non ha deluso le attese; anche quest’anno ha lasciato nel cuore e negli occhi di tutti un senso di allegria e la voglia di stare bene con gli altri condividendo un momento di pura Gioia, appunto.