La lingua 2
Associazione “Scuola di pace”
Note a margine del progetto:
“La lingua. Primo passo verso l’integrazione. Anno secondo”.
A cura di Corrado Maffia
Il progetto che si è appena concluso è fonte di grande soddisfazione sia per gli operatori che per i fruitori delle azioni messe in campo.
Grazie anche al contributo dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese, per il terzo anno la nostra Associazione si è messa alla prova con una esperienza impegnativa e complessa e ne è uscita con ottimi risultati sia sul piano tecnico dell’apprendimento della lingua e sia sul piano del coinvolgimento umano degli insegnanti e dei nostri allievi immigrati.
Abbiamo sperimentato che veramente la lingua è la porta di ingresso per accedere ad una cultura diversa. Se noi, come speriamo, abbiamo offerto quelle nozioni basilari per la comunicazione orale e scritta, loro hanno dato a noi la possibilità di conoscere tratti di umanità di una ricchezza straordinaria.
Sono queste le due direzioni a cui facevamo cenno nella premessa del progetto presentato, che hanno trovato conferma nel lavoro svolto e che crediamo siano alla base di una reale interazione culturale.
Gruppo Scuola di italiano
La scuola è strutturata su tre livelli:
tre classi di livello base;
una di primo livello (corrispondente ai livelli A1 A2 del Common European Framework);
una di livello intermedio (corrispondente ai livelli A2 B1).
una di livello alto (corrispondente al livello B2);
Prima di essere parte di un gruppo classe, ogni alunno è stato accolto da un nostro tutor che ha raccolto le notizie basilari (nome, cognome, età, grado di istruzione, tempo di permanenza in Italia, etc…) e ha costatato, attraverso un colloquio, il grado di conoscenza dell’italiano indirizzando l’alunno in uno dei tre livelli.
Sei degli alunni più bravi hanno conseguito la licenza di terza media inferiore presso la SMS “Casanova” e “S. Di Giacomo”. Mentre presso l’I.P.C. “Leonardo Da Vinci” una nostra allieva ha seguito un corso “Tessile” PON di 60 ore.
La nostra scuola ha scelto di non rifiutare nessuna iscrizione per cui, senza interruzione, da ottobre a maggio, abbiamo accolto 282 allievi, di cui 98 hanno seguito il corso dall’inizio alla fine, i restanti hanno frequentato in maniera saltuaria soprattutto quelli delle classi di livello base, fenomeno comune a tutte le esperienze di questo tipo.
Le nazionalità rappresentate sono state 22: Senegal, Sri lanka, Bulgaria, Pakistan, Marocco, Nigeria, Tanzania, Russia, Brasile, Romania, Olanda, Cina, Biellorussia, Ukrainia, Burkina Faso, Ghana, Tunisia, Armenia, Bolivia, Rep. Dominicana, Haiti, Kirghizistan. L’età media è stata di 29 anni; il grado di scolarizzazione non è stato unico, abbiamo conosciuto un piccolo numero di persone analfabete e dalle rilevazioni sugli utenti della nostra scuola di italiano si ricava poi un dato per noi sorprendente e cioè che piu’ del 50% ha frequentato nel proprio paese scuole medie superiori e circa il 20% l’università. La percentuale femminile intorno al 22% è rappresentata soprattutto da donne provenienti dai paesi dell’est Europa e dallo Sri Lanka.
Lo staff della scuola si è incontrato mensilmente per confrontarsi sulle modalità di procedere delle lezioni e sulle difficoltà incontrate.
Il diario di classe, inoltre, ottimo strumento di monitoraggio, ha permesso di annotare tutti i successi e i punti di criticità delle varie classi.
Le lezioni si sono svolte in maniera differente a seconda dei livelli: il livello base ha puntato soprattutto sulla didattica delle immagini e dei giochi di ruolo, mentre nel primo e secondo livello è stato possibile svolgere lezioni ricche di conversazione alternata a focus di grammatica.
Le verifiche in itinere con esercizi sugli argomenti svolti hanno permesso di cadenzare il lavoro sulla base delle esigenze delle classi.
L’apprendimento è stato buono per la maggior parte degli alunni, grazie alla forte motivazione e alla partecipazione costante alle lezioni.
La verifica finale, consistente in un test strutturato su tutto il programma svolto, ha dato buoni risultati quasi per tutti e differenziati a seconda soprattutto del livello di scolarizzazione di partenza.
La valutazione finale delle lezioni di italiano è quindi ottima, in quanto i risultati sono stati coerenti con quelli attesi, con prospettive di consistente miglioramento per l’anno a venire. (Carmela Maffia)
Gruppo cucina
Ha visto impegnate cinque persone, oltre la partecipazione degli allievi che a turno hanno preparato le pietanze dei loro paesi, nella ideazione, organizzazione generale e allestimento dei piatti della tradizione napoletana. Ad ogni cena hanno partecipato circa 100 persone.
Piatti tipici dello Sri Lanka, del Senegal, della Bulgaria, del Pakistan, dell’Est-Europa, insieme a piatti tipici napoletani hanno allietato le belle serate.
Le cene approntate nella scuola hanno permesso ai partecipanti di vivere esperienze emotivamente coinvolgenti, di sentirsi in un ambiente familiare, facendo apprezzare agli altri alcuni aspetti fondamentali della propria tradizione. Ottima poi l’idea di raccogliere in un libretto le ricette preparate e consumate nelle cene.
Se è vero che la diversità è ricchezza, noi tutti da questa bella esperienza ne siamo usciti certamente più ricchi. (Aurora Maranzano)
Gruppo Cineforum
Convivenza delle diversità
La scelta dei film è stata dettata dall’esigenza di offrire opere che affrontassero problemi di forte interesse per gli immigrati. Questo ha stimolato una attenta visione nonostante le evidenti difficoltà di film in lingua italiana.
I dialoghi in italiano hanno dato ai corsisti l’opportunità di avere un contatto vivo con la lingua che, abbinata in questo caso alle immagini, ha favorito una forte familiarizzazione con il linguaggio.
La proposta è stata completata dalla scelta di DVD con l’opzione dei sottotitoli che hanno favorito insieme alla visione e l’ascolto anche la lettura in italiano dei dialoghi.
Ogni film, inoltre, è stato accompagnato da una breve scheda che, oltre a dare le caratteristiche tecniche del film, ne descriveva brevemente la trama evidenziandone i contenuti .
Programma
28 GENNAIO 2011
Per costruire un nuovo mondo non basta conquistare il potere ma bisogna integrare culture e persone.
INVICTUS (2009) di Clint Eastwood
11 FEBBRAIO 2011
Brillante commedia sull’integrazione culturale anche all’interno dello stesso paese.
GIU’ AL NORD (2008) di Dany Boon
4 MARZO 2011
Quando un mondo di diversita’ e’ tutto in una classe.
LA CLASSE (2008) di Laurent Cantet
1 APRILE 2011
Commedia sull’integrazione di culture di differenti provenienze. La lunga permanenza in una nazione non sempre significa automaticamente integrazione ma a volte le nuove generazioni fanno la differenza.
EAST IS EAST (1999) di Damien O’donnell
6 MAGGIO 2011
Una commedia romantica che ha come sfondo il processo di integrazione degli immigrati in un paese straniero, in questo caso i pakistani musulmani nella cattolica Scozia.
UN BACIO APPASSIONATO 2010 di Ken Loach
Un’esperienza molto interessante che ha visto la numerosa partecipazione degli iscritti ai corsi di lingua italiana; un grande interesse per i film proposti e, cosa altrettanto importante, la partecipazione ai dibattiti che hanno seguito ogni film.
Lo sforzo, di quanti intervenivano nel dibattito, di esprimersi in lingua italiana ha già di per se ripagato l’impegno per questa iniziativa.
Lo strumento “Cinema” si è rivelato così un ottimo momento didattico, che oltre ad offrire un momento anche ludico, ha consentito ai partecipanti di vedere, ascoltare, leggere e parlare con la lingua italiana. (Cristofaro Palomba)
Gruppo storia e cultura
Il gruppo di lavoro “Storia e Cultura”, composto da tre persone ed in sinergia con l’Ass. AGIAN, si è formato con l’intento di approfondire, attraverso attività interattive e laboratoriali, aspetti della storia e della cultura napoletana ed italiana e, allo stesso tempo, quelli dei paesi d’origine dei partecipanti alla scuola d’italiano.
Il primo incontro, svoltosi nel mese di Dicembre, ha rappresentato un’occasione non solo per illustrare ai discenti, attraverso sussidi informatici, usi e costumi (piatti tipici, realizzazione del presepe, etc.) del popolo napoletano in vista delle imminenti festività natalizie, ma anche per venire a conoscenza delle più radicate tradizioni, religiose e non, vive in seno alle comunità di immigrati presenti a Napoli.
Un momento di particolare significato culturale è stata la visita al Museo Archeologico di Napoli, che ha notevolmente colpito i nostri allievi, alle prese con una cultura classica di grande interesse per i richiami interetnici presenti nelle opere e sottolineati durante l’intera visita.
La visita a Palazzo Reale ha portato a riflettere sulla dimensione mediterranea delle monarchie che hanno regnato su Napoli, suscitando domande a proposito degli sviluppi della cacciata di ebrei e musulmani dalla penisola iberica e le ripercussioni di questi spostamenti umani sulla storia occidentale e locale.
La certosa di S. Martino con le sue vestigia di monastero, con i corredi relativi alle funzioni sacre, nonché con la rappresentazione storica dell’arte presepiale, ha aperto l’interesse verso gli aspetti religiosi simili e/o lontani che caratterizzano le nostre culture a confronto.
Inoltre l’amenità del luogo, con la sua veduta spettacolare sul golfo, nonché la mostra dedicata alle prospettive e alla storia della città, hanno regalato una dimensione piacevole ed inaspettata ai partecipanti.
Le visite sono state precedute da lezioni multimediali propedeutiche, utili a fare pratica della lingua e a conoscere contesti storici e terminologie specifiche.
A conclusione dell’anno, insegnanti, tutors e allievi si sono incontrati presso il Bosco di Capodimonte per una giornata di svago, svoltasi all’interno di una realtà ancora non conosciuta alla maggior parte dei discenti.
Tali incontri rappresentano per noi solo l’inizio di una serie di attività da svolgere in città, allo scopo di favorire una conoscenza sempre più stretta tra i migranti presenti a
Napoli ed il luogo -con i suoi abitanti- in cui si trovano a vivere, e ci auguriamo sia destinato a renderli protagonisti dell’integrazione auspicata.
Le attività dedicate alla storia e alla cultura hanno fatto maturare la considerazione che l’organizzazione di gruppi di lavoro di questo genere, vista l’esigenza di conciliare esigenze ed orizzonti tra loro tanto diversi, è di estrema importanza per entrare nel cuore della lingua che si va ad apprendere e per il clima positivo che si viene a creare, basato su uno scambio propositivo e concreto.
La soddisfazione per gli ottimi risultati ottenuti ripaga ampiamente le difficoltà incontrate e l’impegno profuso. (Fulvio Mesolella)
Gruppo musica
Musica anima di una cultura.
Sono stati organizzati tre eventi principali sulla musica africana, srilankese e italiana a cui hanno partecipato tutti gli allievi. La parte musicale è stata ogni volta preceduta da un’ampia informazione sulla storia e le caratteristiche peculiari di ogni tradizione con particolare attenzione agli strumenti facendo uso di foto, diapositive e video. Incontri molto interessanti e condivisi a cui ha fatto seguito la musica dal vivo e il coinvolgimento con danze collettive.
Il gruppo musica, con la direzione artistica di Emanuele Aprile, maestro diplomato in pianoforte, ha visto inoltre il coinvolgimento di circa 15 allievi della scuola di italiano nella presentazione dell’11° Edizione di “Una Canzone di Pace” tenutasi al Teatro Totò di Napoli.
Un lavoro questo che appassiona soprattutto i più giovani, che favorisce e semplifica la coesione del gruppo, che mette facilmente in comunicazione culture diverse e che va certamente ripreso e potenziato nel prossimo anno.